Dopo la pubblicazione sul nostro Blog dell’articolo dedicato alla consegna di cibo con il monopattino elettrico il Club ha il piacere di intervistare direttamente Francesco Dal Santo che lavora presso Deliveroo ed effettua consegne con il proprio monopattino elettrico.
Club: Ciao Francesco, dove vivi e quanti anni hai?
F: Ho 22 anni e abito a Padova, la città in cui studio all’università.
Club: Spiegaci come ti e’ venuta l’idea di questa opportunità lavorativa?
F: Da 2/3 anni faccio il rider, mi piace e mi permette di guadagnare qualcosa senza avere un impegno fisso e degli orari imposti.
Club: Il tuo datore di lavoro Deliveroo come ti paga (a km, a tempo ?) e se possiamo chiedere quanto si guadagna?
F: Deliveroo paga i suoi rider a cottimo. In base alla distanza e ai tempi di consegni la tariffa varia. Si va dai 3,5€ ai 10€ a consegna.
Club: Quale monopattino usi?
F: Ogni rider utilizza il suo mezzo di trasporto (auto, bici, scooter..), io da circa un anno sono passato dall’utilizzare una semplice bicicletta ad effettuare le consegne con il mio Xiaomi M365 Pro.
Club: Come trasporti il cibo sul monopattino?
F: Utilizzo il classico zaino a cubo che siamo abituati a vedere sulle spalle di tutti i rider, è molto funzionale anche in monopattino!
Club: Pro e Contro (strade, tempi brevi, zone accessibili) ?
Il monopattino mi permette di attraversare la città molto velocemente, mi permette di raggiungere anche i ristoranti in ZTL e velocizzare i tempi di consegna.
Purtroppo i nostri centri storici essendo pavimentati in porfido non sono il massimo per un monopattino, inoltre la batteria, come sappiamo, ha una durata limitata e, viste le numerose consegne dopo 2/3 ore è scarica.
Club: Come gestisci la ricarica durante le consegne?
F: Consegno solo 2/3 giorni a settimana per non più di 2/3 ore consecutive, la batteria dello xiaomi pro basta per arrivare a fine serata!
Club: Consigli utili per chi vuole farlo come te?
F: Sicuramente nel mondo del food Delivery ci sono molte cose da sistemare: in primis i diritti dei rider andrebbero garantiti, inoltre per chi lo fa come lavoro principale è difficile poter prevedere lo stipendio a fine mese, non si possono avere sicurezze.
Per chi, come me, lo vuole fare come “lavoretto” il monopattino rappresenta il miglior mezzo per poter lavorare 2/3 ore consecutive in maniera agile e green.
Grazie mille Francesco per questa preziosa intervista utile a tutti quei monopattinisti che vorranno seguire il tuo esempio e farne un lavoro.
Buon lavoro !
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